Venerdì
20 settembre si è svolto il primo incontro del ciclo Conoscere per
non discriminare. Storia, Poesia, Musica e Testimonianze Romaní. C'è
stata un'ampia partecipazione, con oltre 100 persone in sala, di
Pessano e dai paesi vicini, e anche da Milano, che calorosamente
hanno applaudito gli interventi che si sono susseguiti, dimostrando
grande apprezzamento e interesse per gli argomenti trattati.
Dopo
una breve introduzione da parte della coordinatrice Frances Catania,
sugli argomenti e gli obiettivi, la serata è iniziata con
un'eccitante introduzione musicale eseguita da due ragazzi
dell'orchestra dei popoli Vittorio Baldoni. Hanno eseguito brani
tratti dal repertorio gitano e dal repertorio classico, che sono
andati direttamente al cuore dei presenti.
Ernesto
Rossi, Presidente dell'associazione ApertaMente di Buccinasco, ha
introdotto l’argomento con un breve excursus sulla storia dei
popoli rom, dalle origini in India sino a noi, sulla loro lingua che
trova origine nel Sanscrito e dell’antica cultura proseguiva con
una descrizione appassionata e puntuale
Sono
stati toccati varie temi come gli sgomberi, mostrando come dietro
questi eventi, forse lontani dal comune sentire, ci sono delle realtà
molto complesse: famiglie che non sanno dove trovare un riparo perché
le loro povere cose sono state distrutte dalle ruspe che agiscono
come mostri senz'anima, seppure azionate da uomini, bambini sradicati
dalla scuola dove gli insegnanti con difficoltà iniziano un percorso
di integrazione sociale e culturale.
Questi
punti sono stati anche ripresi nel successivo intervento della
maestra Flaviana Robbiati che, in prima persona, ha vissuto lo
sgombero di Via Rubattino, a Milano. Trenta alunni Rom non hanno
potuto più frequentare la scuola a causa dello sgombero, come se due
intere classi fossero cancellati come con una gomma si cancella una
parola non voluta da un quaderno.
Quello
che si può fare con un aiuto intelligente è stato ampiamente
illustrato da Sabrina Ignazi della Caritas Ambrosiana, la quale ha
descritto il progetto Taivé. che ha un carattere socio-educativo ed
è volto
a favorire l’evoluzione positiva della situazione di famiglie Rom,
accompagnandole verso una maggiore regolarità abitativa ed in
percorsi di reale inserimento nel tessuto sociale, di integrazione
con la società e la cittadinanza milanese. Otto donne provenienti da
Romania, Macedonia, Kosovo e Serbia (e una decina di volontarie)
danno vita, ogni giorno, al Laboratorio Taivè. “Taivè”, in
lingua romanì, vuol dire “filo”: infatti il laboratorio offre, a
prezzi concorrenziali rispetto al mercato, servizi di stireria e
piccola sartoria: orli, cambio cerniere, accorciamento maniche. Tutti
quei piccoli lavori domestici che molte donne non sanno più fare o a
cui non riescono a dedicare il proprio tempo. Le lavoratrici del
Taivè producono, inoltre, oggetti per la cucina (strofinacci,
guanti, grembiuli), vestiti e borse.
Una
spaccato di questo è raccontato nel film documentario:
‘Io,
La mia famiglia Rom e Woody Allen’ della
pluri premiata giovane regista Rom Laura Halilovic. Il
film/documentario, presentato dal critico cinematografico Claudio
Villa, è la sua prima opera, girato quando aveva solo 19 anni.
Racconta in prima persona, con ironia e umorismo, il rapporto con la
famiglia, il percorso fatto per accettare le proprie origini,
realizzare il sogno di fare cinema e diventare regista, la fine della
vita nomade, le relazioni con i parenti ancora nei campi e le loro
reazioni alla notizia di un prossimo sgombero, e le relazioni con i
gagé (i vicini non rom). Erano presenti in sala anche dei familiari
della regista, che vivono vicino a Pessano.
Durante
la serata, sono stati messi in vendita dei libri con le ricette e i
consigli della nonna della regista, Maria, a cui devolveremo i
proventi della vendita del libro. Sarà in vendita anche qui: http://www.lulu.com/spotlight/sivola
Alla
fine di tutto, vogliamo ringraziare tutti quanti hanno partecipato e
tutte le associazioni e organizzazioni che ci hanno aiutato in questo
progetto. Ringraziamo Mondo Alegre di Gorgonzola, Banca Etica, il
Gruppo di Acquisto Solidale Sogni e... Bisogni di Pessano con
Bornago, il gruppo Polvere di Storie di Pessano con Bornago, il Bar del porto di Panarea, il circolo Legambiente di
Pessano con Bornago, la Fondazione Fabrizio de André, Amnesty
International, l'associazione la Comune, l'associazione Genitori di
Cuore di Pessano con Bornago, il circolo Arci Ubik e l'associazione
Magistrae Musicae.
Arrivederci
al prossimo appuntamento, domenica 29 settembre, alle 16 e 30, in
sala consiliare, sempre a Pessano con Bornago, in Piazza della
Resistenza.
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Il nostro Banchetto, con il libro di Rebecca Covaciu |
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Il banchetto dell'Associazione La Comune, con il libro della nonna Maria |
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Sullo sfondo il film di Laura Halilovic |
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Progetto Taivé, della Caritas Ambrosiana |
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Frances, coordinatrice dell'evento |
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Antonietta, la nostra consulente musicale |
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Il Duo dell'Orchestra dei Popoli Vittorio Baldoni |
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Il pubblico in sala, con il sindaco di Pessano, Giordano Mazzurana |
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Michele |
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Flaviana e Andrea, delle maestre di Via Rubattino |
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Sabrina, della Caritas Ambrosiana, per il progetto Taivé |
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Amnesty international e Banca Etica |
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Natalia, sorella di Laura Halilovic, regista del film "Io, la mia famiglia Rom e Woody Allen" |
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