lunedì 7 ottobre 2013

Conoscere per non discriminare. Ultimo appuntamento della rassegna.


Domenica 29 settembre si è conclusa la rassegna Conoscere per non discriminare, organizzata da La Bottega che non c'è, per conoscere il popolo Rom attraverso la sua storia, la sua cultura e la sua arte.
Dopo la prima serata, tenutasi venerdì 20 settembre e dedicata alla storia del popolo Rom, a testimonianze di disagio e di recupero sociale e terminata con la proiezione di un film documentario della giovane regista Rom Laura Halilovic, nel secondo evento ci siamo tuffati nella musica e nell'arte.

E' stato un pomeriggio molto emozionante e coinvolgente. Di musica e parole. Tristi e allegre. La musica di Jovica Jovic ha energicamente aperto l'evento, con la sua fisarmonica acquistata a Stradella nel 1971.


Viene dalla Serbia e da più di 30 anni è in Italia e suona con la band de I muzikanti.
Ha collaborato con Piero Pelù e Moni Ovadia, ha suonato per anni al binario 21 della Stazione Centrale di Milano, il giorno della memoria della Shoah.

Le atmosfere Rom sono proseguite al suono del violino di George Moldoveanu, maestro e direttore d'orchestra.
A Milano dal 1999, ha suonato anche brani del repertorio popolare di vari Paesi europei. A testimonianza che la cultura e la musica non hanno confini né barriere né pregiudizi.
La grande musica è stata l'introduzione alla performance del gruppo Polvere di Storie, di Pessano con Bornago.


Le ragazze hanno recitato poesie di Mariella Mehr, scritrice svizzera di etnia jenische, che raccontano delle discriminazioni e dei soprusi subiti in Svizzera.

Sono state recitate anche poesie di Papusza, forse la poetessa Rom più famosa dopo la Seconda Guerra Mondiale. Ha scritto poesie sulle persecuzioni naziste.
Lacrime di Sangue è stata magistralmente interpretata da Luca Klobas, che ha saputo rendere la disperazione scritta nelle parole.

Ancora altri brividi dalle ragazze di Polvere di Storie, con un finale in crescendo. Le poesie hanno descritto chiaramente cosa significhi per un intero popolo essere discriminati, non poter vivere liberamente la propria vita e non essere in grado di garantire un futuro sereno ai propri figli.
Il modo migliore per capire le cose forse è l'ironia. Scherzarci su permette di cambiare prospettiva e di immedesimarsi nell'altro. E' questo il senso della performance di Luca Klobas, che ha riletto in chiave comica tutti i luoghi comuni e i pregiudizi che nutriamo per il popolo Rom, mettendoci di fronte alla realtà delle cose.

Dire che la bellissima bandiera Rom è stata copiata dalla Lega Nord per il suo simbolo, è semplicemente un colpo di genio.
Il pomeriggio si è concluso con il buffet di prodotti tipici delle popolazioni Rom. La cultura e la conoscenza passano anche attraverso la cucina.


Il degno finale dell'evento si è consumato al tavolo, davanti alle pietanze preparate in collaborazione di amici Rom, e ad un buon bicchiere di vino.
Qui tutti noi abbiamo avuto modo di confrontarci ancora sul tema della discriminazione e dell'integrazione, rendendoci conto di quanto tutto questo sia più vicino di quel che non si creda. E' molto facile pensare di non nutrire pregiudizi, la nostra rassegna ha avuto anche l'obiettivo di smascherare tutte le credenze che ormai riteniamo inesorabilmente vere e che ci portano a discriminare l'altro. Per capire come ci si senta ad essere discriminati, basta pensare a quanto hanno sofferto e soffrono gli italiani emigrati negli altri Paesi, o i meridionali emigrati nel Nord Italia.
Un ringraziamento particolare anche a Marja Halilovic, che alla fine si è lasciata convincere a partecipare, ad essere con noi mentre si parlava del suo popolo e dei suoi problemi. Di certo è una faccia conosciuta dagli abitanti di Pessano, almeno fino a quando non è stata costretta da uno sgombero a trovare una nuova sistemazione a Trezzo sull'Adda.
E' stata vinta dalla commozione, come tutti i presenti in sala, durante la lettura delle terribili storie di persecuzione.
Marja Halilovic
Con lei anche la nipote, ed altri componenti della famiglia. E' stato bello scambiare due chiacchiere con loro, sentire il loro parere su quanto detto in questi due appuntamenti, e verificare che il nostro tentativo di far conoscere il punto di vista dei popoli Rom ha avuto successo.


Ringraziamo per questo le numerose persone presenti. La partecipazione di tutti ha superato ogni nostra più rosea previsione.
Ringraziamo l'Amministrazione Comunale per averci messo a disposizione la Sala Consiliare.
È d'obbligo un ringraziamento a tutte le associazioni e le organizzazioni che ci hanno
aiutato nella realizzazione di questo evento.

Ringraziamo i nostri sponsor. Il Gruppo di Acquisto Solidale Sogni e... Bisogni di
Pessano con Bornago. Il Bar del Porto di Panarea. La cooperativa di Commercio Equo e Solidale Mondo Alegre. Banca Etica.

Ringraziamo gli artisti. I ragazzi dell'Orchestra dei Popoli Vittorio Baldoni. Gli splendidi
Jovica Jovic e George Moldoveanù. Luca Klobas per averci intrattenuto in maniera così
mirabile.

Poi le associazioni che sono intervenute nelle due serate. L'associazione Apertamente
di Buccinasco
. La Caritas Ambrosiana. Il gruppo delle Maestre e delle Mamme di Via Rubattino. Il gruppo Polvere di Storie di Pessano con Bornago. Ognuna ci ha raccontato
storie profonde e toccanti.

Altre associazioni ci sono state vicine. Il Circolo Legambiente di Pessano con Bornago, il Molgora. La Fondazione Fabrizio de Andrè. Amnesty International. L'associazione
Genitori di Cuore di Pessano con Bornago. L'associazione Magistrae Musicae. Il
circolo Arci Ubik di Pessano con Bornago. L'associazione La Comune che, tra l'altro,
ha provveduto alla stampa del libro di ricette e consigli di Marja Halilovic, che abbiamo proposto in questi due appuntamenti. Il ricavato della vendita dei libri della nonna Maria le verrà interamente donato, come aiuto per la sua sempre precaria situazione.

Ringraziamo ancora e invitiamo tutti al prossimo banchetto!!!